Il web è pieno di video di parti naturali (o meno naturali), video di donne che partoriscono nell’acqua, tra i delfini, in casa o in ospedale…ma che effetto fa alla donna essere ripresa mentre partorisce?
Se ci pensiamo bene, spesso vorremmo che il momento della nascita di nostro figlio rimanesse indelebile, sempre lì a disposizione a ricordarci quell’atto così magico e sacro quale è la nascita. Vorremmo che nostro figlio da grande potesse ricordare e rivivere quel momento, l’istante in cui ha messo la sua testolina fuori per la prima volta nel mondo. E allora vogliamo e ci attrezziamo per fare un video di quel momento.
Ho molta gratitudine verso le tante donne che hanno scelto di voler condividere con il mondo intero un momento così sacro ed intimo quale quello della nascita del proprio figlio.
Video che possono letteralmente aiutare a cambiare l’ immaginario collettivo della nascita.
Come per esempio questi 4 video di parto naturale.
La videocamera. Un attore in più durante la nascita.
Ma ai fini della nascita è davvero così utile girare il video del proprio parto?
Forse no…
Non tanto per ciò che viene ripreso, che è sempre emozionante e bello da vedere, sempre che il parto sia andato come tu volevi, quanto piuttosto in quanto la videocamera può essere un possibile “disturbo” durante la nascita.
Disturbo in quanto la donna ha da pensare a qualcosa in più proprio nel momento in cui il vero bisogno è quello di entrare in quello spazio interiore profondo e di accedere alla parte più arcaica del cervello che sa cosa fare durante la nascita.
Se vuoi sapere di più su questo argomento, puoi scaricare gratuitamente la mia guida al parto naturale dove i delicati meccanismi della nascita sono raccontati in modo approfondito.
Tornando alla possibilità o meno di fare un video del tuo parto… Hai presente quando ti accorgi che c’è qualcuno che ti sta filmando? Puoi essere anche la persona più disinvolta del mondo, però è abbastanza inevitabile che la tua attenzione vada alla videocamera e a chi ci sta dietro. Qualcosa cattura il tuo focus e tu sai che c’è un occhio in più.
Partorire è un atto molto intimo, un po’ come quello del fare l’amore con la persona che ami. Avere troppe persone intorno può essere più un disturbo che un aiuto. Così come avere la luce piena che di solito occorre per fare delle buone riprese video.
Quando ho partorito, sia la prima che la seconda volta (puoi leggere in questo articolo dal titolo “Ecco perché ho scelto il parto naturale” la mia storia), all’inizio avrei voluto filmare quegli attimi, ma ascoltando le indicazioni di chi in quel momento mi è stata vicino, nonché conoscere come funziona l’ormone dell’amore nel parto, ho scelto di dedicarmi totalmente a me e al bimbo che avevo in grembo.
Con il senno di poi questo è stato vincente, perché molto probabilmente avrei avuto qualche remora poi nell’andare a partorire nel bagno, luogo che sentivo in quel momento il più sicuro, appartato ed intimo. Se ci fosse stato qualcuno a filmare avrei avuto qualcosa in più di cui occuparmi e non solo, forse avrei avuto il pensiero: “devo stare nella sala dove c’è la videocamera” invece di ascoltare ciò che il mio corpo richiedeva in quel preciso momento.
Tenere traccia del tuo parto
Non fare un video del tuo parto naturale ( o del parto che andrai a vivere) significa allora rinunciare a tenere traccia di quel momento?
Assolutamente no!
Ci sono tanti modi in cui puoi mantenere vivido quel ricordo.
Una cosa che tante donne fanno e che io stessa ho fatto subito dopo entrambe le nascite dei miei figli è stato scrivere su un diario le emozioni, le sensazioni, i vissuti di quell’atto così forte e iniziatico.
Il racconto è altrettanto potente quanto il video e permette di far fluire le emozioni che inevitabilmente vengono smosse durante il parto.
Allo stesso modo sarà possibile raccontarlo agli altri, agli amici, ai parenti, alle persone per te più care che vorranno sapere come è andata.
Una cosa è certa. Il tuo corpo, tutte le tue cellule si ricorderanno sempre di quella esperienza e lo stesso il tuo bambino.
E dopo la nascita… se te la senti… benvenuti a tutti i video del mondo!
di Simona Vanetti
Psicologa, artista, formatrice