Temi: allattamento

Tutte le mamme possono allattare. Davvero?

L’allattamento scatena sempre molte reazioni contrastanti, sappiamo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Unicef definiscono il latte materno “il miglior inizio” nella vita, ma sappiamo anche che siamo lontani dal vivere in una società che davvero valorizza l’allattamento materno.
Davvero tutte le mamme possono allattare? E quelle che non riescono a farlo allora?

Quando allattare era da retrograde

Se fino a 50 anni fa allattare era la norma e si contavano le donne che non potevano farlo, oggi le statistiche ci dicono che il latte artificiale è la norma, con c.a il 70% dei neonati che a 3 mesi vengono nutriti al biberon.

La genesi di questo è negli anni ’70, quando, con l’avvento del latte artificiale e le annesse politiche di marketing, il latte artificiale cominciò a essere considerato migliore, inoltre il movimento di liberazione femminile era al suo apice e allattare al seno cominciò a essere considerata una cosa da donne “non emancipate”, un po’ retrograde. Allattavano le donne del Sud, chiamate “terrone”, mentre al nord si dava il latte artificiale e i medici toglievano il latte subito dopo il parto.

Chi allattava si sentiva dire che le poteva calare la vista, che le si sarebbe sciupato il seno, che era una cosa da donne all’antica, che bisognava emanciparsi e c’era una grande pressione a smettere subito. I pediatri prescrivevano lo svezzamento a partire dai 3 mesi con il latte di mucca e i biscottini….

Oggi le cose sono alla rovescia. La promozione dell’allattamento materno ha dato i suoi frutti e allattare al seno è considerata “la cosa giusta” e spesso ci viene detto che tutte le mamme possono allattare. Chi utilizza il latte artificiale, pur essendo in grande compagnia, si sente spesso dire che i figli saranno obesi, che il loro sistema immunitario sarà indebolito, che hanno fatto la scelta sbagliata, anche quando in realtà sentono di non aver avuto scelta.

La cosa triste è che in ogni tempo l’allattamento e il non allattamento scatenano reazioni di giudizio che non sono certo un sostegno per le mamme.

 

Siamo sicuri che tutte le mamme possono allattare?

Diciamo spesso che allattare è qualcosa che possono fare tutte le mamme, ma è davvero così? E quelle che non allattano non l’hanno voluto abbastanza? Non sono state abbastanza “brave”?

La maggior parte di noi non ha mai tenuto in braccio una neonata o neonato prima di avere la sua, non ha mai visto una bambina o un bambino attaccato al seno prima che gli dicessero “ecco, ora allatta” e sicuramente non ha giocato con una bambola che allattava. Una volta non era così, le mamme allattavano e avendo tanti figli, si vedeva, si imparava, si scopriva perché le donne stavano tanto insieme e tutte avevano tenuto in braccio, accudito, visto allattare decine di bambini: quello della vicina, i fratellini e sorelline, le cugine, i nipoti, i figli delle amiche, delle amiche delle mamme, delle zie….

Noi invece siamo figlie di madri che perlopiù non hanno allattato e siamo state circondate da mamme che non allattavano.

Numerosi studi ci dicono che non si nasce con l’istinto di allattare, quella è una competenza che probabilmente apprendiamo per emulazione, guardando, preparandoci, vedendo il gesto come parte del quotidiano. Ma questa possibilità ormai non è più parte della nostra vita.

Ecco perché dire che tutte le mamme possono allattare non è sufficiente.
La cosa più importante che dobbiamo tenere a mente è che allattare non è necessariamente facile, immediato, piacevole, ma abbiamo bisogno, possiamo, dobbiamo, vogliamo essere aiutate a farlo.

Dovremmo pretendere figure professionali adeguatamente formate a disposizione di tutte le mamme, figure che ci possano mettere amorevolmente sulla strada giusta per poter allattare serenamente se questo è il nostro desiderio.

Inoltre dovremmo pretendere che tutta la società si metta a disposizione della neomamma, abbiamo bisogno di politiche del lavoro adeguate, di sostegno sociale, di aiuto partico, di informazioni corrette, di ricreare un immaginario collettivo grazie anche a giochi, film e immagini che vadano in quella direzione.

Solo quando saremo a buon punto su tutte queste cose allora potremmo davvero dire che tutte le mamme possono allattare, tutte quelle che lo desiderano ovviamente.

Oggi il valore dell’allattamento è riconosciuto a livello mondiale ma spesso la responsabilità ricade solo sulla madre (e notate che non ho detto “genitori”!)

E se non ho allattato?

Se non hai allattato un figlio, non è detto che debba andare così anche la prossima volta. Ora sai che le cose potrebbero cambiare, nel nostro per-corso Benvenuto allattamento: guida pratica per allattare serene abbiamo incluso la testimonianza di una donna che è riuscita ad allattare il suo secondo figlio grazie all’aiuto di una consuente in allattamento materno IBCLC (la nostra Katia, co-autrice del per-corso), è stato sufficiente qualche incontro perché potesse vedere come poter attaccare correttamente al seno il suo bambino.

Se non hai allattato, è importante ricordare che l’allattamento è uno dei milioni di gesti di cura e amore che riserviamo ai nostri figli.

Se il non avere allattato come avresti voluto ti dà dispiacere, ti voglio dire 3 cose:

  1. ricorda a te stessa: “Ci sono un sacco di cose che sono riuscita a fare. Un sacco di cose che mi rendono una madre splendida.” Quanti milioni di gesti amorevoli compi ogni giorno verso tuo figlio? Ci hai mai pensato?
  2. ciò che nella vita non riusciamo a fare come vorremmo ci fornisce l’occasione di scegliere fra due vie: quella in cui rimango avvolta dalla tristezza, dai rimpianti, dalle domande sul “come sarebbe stato se” e quella della trasformazione: ciò che non mi è riuscito, le mie sfide perdute sono parte del mio percorso, sono il bagaglio che mi rende la persona che sono, se io lo permetto mi porteranno doni inattesi.
    E’ difficile dire che forma possa avere questo dono: un modo più tenero di rapportarmi a mia figlia, il desiderio di crescere in consapevolezza e dunque l’avvio un percorso di crescita personale, il coltivare con grande determinazione un obiettivo che fino ad allora non vi era sembrato alla vostra possibilità… lasciatevi stupire.
  3. la tua esperienza di madre è passata attraverso un’esperienza diversa da quella che speravi, non hai allattato. In ogni caso la tua esperienza ha contribuito a rendere tua figlia la bambina meravigliosa che è e te la madre piena di amore che sei. Ora forse puoi utilizzare questa nuova consapevolezza per dedicarti a te e prenderti cura delle emozioni profonde che questo passato risveglia in te. Noi ci siamo, se lo vuoi.

 

Di Barbara Siliquini
Co-fondatrice e CEO di Lallafly.com

 

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