Dopo un cesareo, sempre un cesareo? …NO
Se hai avuto un cesareo, è una frase che probabilmente ti sarai sentita dire: cesareo chiama cesareo. Io stessa ho avuto un cesareo per il primo bimbo e questa frase fu detta anche a me. La verità è che oggi le donne hanno la possibilità di optare per un parto per via naturale, cioè vaginale, dopo un precedente cesareo in tutta sicurezza. C’è un acronimo che indica il parto per via naturale dopo un cesareo, è VBAC, in italiano, parto naturale dopo cesareo.
Ma l’affermazione dopo un cesareo sempre un cesareo da cosa ha origine?
Questa frase (once cesarean, always cesarean) si deve al medico americano Edwin Cragin che l’ha coniata nel 1916. In quegli anni, il rachitismo e le pelvi deformate erano la norma anche nei paesi industrializzati, l’ossitocina per accelerare i travagli era praticamente sconosciuta e la chirurgia era cruda e pericolosa. Inoltre, il cesareo non era fatto per salvare la vita al bimbo, perché erano praticamente inesistenti i monitoraggi fetali. Le mamme che non partorivano il primo bimbo dopo diversi giorni in travaglio (l’1/2%) erano automaticamente candidate ad un altro cesareo: il primo cesareo veniva fatto per salvare la vita ad una mamma spesso febbricitante, disidratata e in condizioni critiche. Queste mamme erano impossibilitate ad avere un parto naturale e anche in un futuro parto erano candidate ad un cesareo.
La frase di Cragin è ancora valida oggi? NO
Oggi dopo un cesareo la madre può scegliere, in sicurezza, un parto naturale
Esistono ormai numerosi studi che danno la possibilità di informarsi e decidere per sé e il proprio bimbo su come partorire nella gravidanza successiva al cesareo, se scegliere di ricorrere di nuovo alla chirurgia o se partorire per via naturale. Informarmi è ciò che ho fatto io prima di cercare un secondo figlio: non mi bastava la frase fatta, dopo un cesareo di nuovo cesareo, volevo capire se era davvero così.
La mia esperienza personale mi ha portato ad informarmi a fondo prima di prendere la decisione su quale sarebbe stata la nascita più sicura per me ed il mio bimbo.
Nel mio cammino ho incontrato una ostetrica americana, forse ancora poco conosciuta in Italia, che mi ha aperto un mondo: il mondo del VBAC.
Che cos’è il VBAC – parto naturale dopo cesareo
VBAC significa Vaginal Birth After Cesarean, parto vaginale dopo cesareo.
Si parla di parto vaginale e non parto naturale, per una sottigliezza nelle differenze, perché il fatto che il bebè nasca passando per la vagina non è l’unico parametro per stabilire che il parto sia davvero secondo fisiologia e natura (leggi l’articolo Parto naturale, siamo sicuri…).
L’ostetrica che ha coniato l’acronimo VBAC è Nancy Wainer.
Nancy subì un cesareo per il suo primo bimbo, le dissero che era troppo piccola di statura e minuta per poter partorire. La sua mamma e la sua nonna erano entrambe piccole come lei però avevano avuto i loro parti naturali… quando le venne detto che per il secondo bimbo avrebbe dovuto fare un altro cesareo cominciò a fare una ricerca per capire se fosse vero.
Scoprì che fino a quel momento a lei erano state prospettate solo le controindicazioni del parto vaginale, in realtà i benefici le superavano di gran lunga. Ebbe il suo secondo figlio in ospedale con un parto rispettato, il bimbo nacque con un parto naturale, e decise di avere la terza figlia a casa. Dopo questa esperienza, scrisse “Silent knife” all’inizio degli anni ’80, un libro che sconvolse l’America e fece partire un forte movimento di donne che iniziarono a chiedere sempre più insistentemente i loro VBAC.
Anche in Italia sempre più donne chiedono di poter avere un VBAC e sempre più ospedali hanno il VBAC fra i loro protocolli.
Prima della mia seconda gravidanza, lessi Silent Knife e volli conoscere Nancy Wainer, ebbi con lei un intenso scambio di informazioni sia prima della nascita del mio bimbo che dopo, ancora oggi manteniamo costanti contatti. E’ stata mia ospite qui in Italia, ho organizzato con lei un seminario e conoscerla di persona è stata per me una illuminazione che mi ha arricchito molto a livello personale e professionale.
Il VBAC, parto naturale dopo cesareo, è sicuro?
Esistono ormai numerosi studi che danno la possibilità di informarsi e decidere per sé e il proprio bimbo.
Qui di seguito voglio indicarti le linee guida più importanti a cui fare riferimento per la strada verso il VBAC. Le linee guida sono documenti redatti da organi scientifici solo dopo una lunga e attenta revisione della letteratura scientifica e degli studi da parte di medici e figure di riferimento esperte in quel tema.
Le linee guida vengono aggiornate periodicamente, ma vediamo cosa dicono le linee guida ad oggi in vigore:
In America il Collegio americano di ostetricia e ginecologia, American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG), con una linea guida revisionata nel 2014, Clinical practice guideline: planning for labor and vaginal birth after cesarean, afferma: il travaglio di parto dopo cesareo (LAC: labour after cesarean) è sicuro e appropriato per la maggior parte delle donne con uno o due precedenti cesarei. L’American Academy of Family Physicians (AAFP) raccomanda che i medici consiglino, incoraggino ed agevolino la pianificazione di un parto vaginale dopo cesareo (VBAC) in modo che le donne possano prendere decisioni informate.
In Gran Bretagna, le linee guida del Royal College of Obstetricians and Gynaecologists (RCOG) del Regno Unito, Birth after previous cesarean, affermano che la donna deve poter decidere tra parto vaginale dopo cesareo e ripetuto cesareo, e per farlo le vanno illustrati i rischi e i benefici di entrambe le pratiche. Le donne devono essere consapevoli che il VBAC ha le minori complicazioni e quindi la valutazione del VBAC è importante da considerare. Il VBAC ha una probabilità di successo del 72-75%.
In Italia, le linee guida sul taglio cesareo emesse dall’Istituto Superiore di Sanità Italiano il 30 gennaio 2012 affermano che le prove scientifiche disponibili, evidenziano che sottoporre la donna a tagli cesarei ripetuti aumenta la morbilità (possibilità di complicazioni) e mortalità materne e perinatali. Inoltre raccomanda ai professionisti di offrire a tutte le donne che hanno già partorito mediante taglio cesareo la possibilità di travagliare e partorire per via vaginale.
Voglio un VBAC! però mio marito è contrario…Voglio un VBAC! però ho paura….
Se inizi ad accarezzare l’idea che il VBAC possa essere la tua strada, comincia ad ascoltare questa voce interiore. La paura però ti blocca: tante le storie che ti hanno raccontato di parti finiti male. Ma è tutto vero? Ci sono dei rischi? I benefici li superano o no?
Quello di ottenere un VBAC è un percorso che ha tante più possibilità di portarti ad un parto naturale e soddisfacente quanto più tu riesci a trovare la forza interiore e le informazioni per nutrire questo desiderio.
Io so bene qual è l’impatto che il cesareo può avere su una neo mamma e su una donna, sia fisicamente, sia emotivamente, sia nell’immediato dopo parto, sia nel tempo. Conosco bene, per averla sperimentata sulla mia pelle e per aver affiancato tante madri nel mio lavoro di consulente, sia l’esperienza del cesareo che quella del VBAC. So che non è semplice trovare le informazioni e le risposte alle paure proprie e ai dubbi di chi ci è a fianco.
Per questo in Lallafly i primi percorsi che abbiamo pensato, sono stati proprio rivolti al tema del cesareo e del VBAC. Se vuoi saperne di più guarda i nostri video gratuiti del percorso: Ciao Cesareo, lascia andare la ferita nel tuo cuore e Parto naturale dopo cesareo (VBAC) una scelta possibile.
di Katia Micheletti
Consulente Professionale in allattamento materno IBCLC, tutor d’aula, formatrice, mamma